La presenza della Lega dei Socialisti alla manifestazione del 15 di ottobre
La Lega dei Socialisti , presente alla manifestazione di ieri con una sua folta delegazione , rivendica pienamente la giustezza della propria scelta di aderire ad una pacifica protesta di massa contro i poteri finanziari e la distruzione de...gli spazi di democrazia.
ROMA; 15 OTTOBRE: ALZIAMO LA VOCE, NON LE MANI.
Il 15 ottobre si approssima, e in rete è tutto un “fiorire” di prese di posizione e commenti sovraeccitati (i media, invece, con qualche lodevole eccezione, snobbano l’evento).
Sono in molti a paventare che Roma, sabato pomeriggio, possa diventare un campo di battaglia; qualcuno addirittura se lo augura, sottolineando come l’incazzatura contro il potere – finanziario-politico – sia pienamente legittima. Certo che è legittima, così come sono condivisibili indignazione, ripulsa e disgusto per ciò che accade; ma fossero la ragione e il torto a decidere i conflitti, allora Thomas Müntzer avrebbe piegato i principi, e Cesare sarebbe tornato dalla Gallia a mani vuote. La Rivoluzione non sarà un pranzo di gala, ma non è nemmeno un panino rimediato al volo in autogrill.
Com. Stampa: LA LEGA DEI SOCIALISTI ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 15 OTTOBRE "PEOPLES OF EUROPE, RISE UP!"
La Lega dei Socialisti aderisce alla manifestazione mondiale del 15 ottobre "United for global change". La Lega ha anche partecipato, con una sua delegazione, alla riunione preparatoria dell'evento del "coordinamento 15 ottobre".
UN PROGRAMMA DI GOVERNO
Premessa
L’emergenza politica e finanziaria, cui ci troviamo di fronte, richiede all’opposizione che si vuol fare governo, di essere pronta con un programma di pochi punti largamente condivisibili dalle forze responsabili anche se impopolari.
E’ con quest’ottica che proviamo a individuare pochi punti (emendabili e modificabili) per sondarne il consenso di tutta l’area dell’opposizione.
AUTUMN IN NEW YORK: DALLA PARTE DEGLI INDIGNATI D’AMERICA.
Riflettori accesi sugli indignati d’America, che – da New York a Kansas City – si accampano, marciano, e prendono un sacco di botte.
Chi scrive non si aspettava questa reazione antisistema nel giardino di casa della Finanza “creativa” (quella che fa soldi facili a spese di qualche miliardo di sventurati), ma se ne rallegra: giù il cappello di fronte a vecchi funzionari sindacali, universitari idealisti e padri di famiglia che sfilano per le avenue, sfidando la violenza dei poliziotti e gli spray urticanti.
Come trattare il desiderio infinito?
Il desiderio non è un impulso qualsiasi. È un motore che mette in moto tutta la vita psichica. Esso gode della funzione di un principio, tradotto dal filosofo Ernst Bloch come principio speranza. Per natura sua non conosce limiti, come già osservato da Aristotele e da Freud. La psiche non desidera soltanto una cosa o l’altra. Essa desidera la totalità. Non desidera la pienezza dell’uomo, pretende il superuomo, quello che sorpassa infinitamente l’umano e conferisce il carattere di infinito al valore umano.
Le macerie di Barletta e quelle dell'Europa
Parliamoci chiaro: le lacrime versate sulla tragedia delle lavoratrici in nero di Barletta che lavoravano prive di ogni standard di sicurezza e di legalità, senza un contratto di lavoro e sottopagate, sono incompatibili con le reiterate litalie sulla «giustezza» delle regole imposte dalla BCE. Chi piange le lavoratrici sfruttate di Barletta e applaude alla lettera della BCE è solo un povero coccodrillo idiota.
La "pseudociviltà" dei nuovi "cives" barbarizzati
Viviamo in un'epoca da «basso impero» in cui, come sovente accade nei tempi di decadenza, alcuni barbari già integrati e per questo ben pagati, immemori di cosa fosse stata la civiltà romana, specialmente per ciò che attiene al valore dell'humanitas, si arrogano il diritto di essere considerati «cives» nei confronti di altri, come loro, che premono alle frontiere per entrare, e che contestano un modello di impero vessatorio in cui la tassazione, utile soprattutto alla casta di potere, non è più sostenibile nemmeno dalle popolazioni romanizzate, disposte per questo ad accogliere in «nuovi barbari» come dei veri e propri liberatori.
Lo spartito, i suonati e i suonatori
Lasciati decantare per qualche giorno i «fasti» della manifestazione di sabato scorso, sicuramente riuscita, ma non «oceanica», sarà bene riflettere sulle prospettive e sulle conseguenze che si aprono al suo indomani.
Aver cura del lutto e delle perdite
Appartengono inesorabilmente alla condizione umana le perdite e i lutti. Tutti siamo sottomessi alla ferrea legge dell’entropia: tutto va lentamente consumandosi; il corpo s’indebolisce, gli anni lasciano il segno, le malattie succhiano senza posa il nostro capitale di vita. Questa è la legge della vita che include la morte.